mercoledì 5 agosto 2020

centrale nucleare di Borgo Sabotino Latina, viene presentata come "demolizione". In realtà hanno spiegato i tecnici che la grafite resterà nel sito fino a quando non si inizierà la costruzione (almeno 1940 dicono) del sito unico di scorie nazionale e poi il suo completamento (per almeno 30 - 40 anni) quindi quasi per tutto questo secolo. Se invece non verrà mai costruito indovinate un pò dove resterà la grafite (e di conseguenza le scorie nucleari)? la situazione attuale, come avrete notato, sta bene a tutti, le radiazioni in atto continuano a fare il loro effetto. La gente (stando alle indagini epidemiliogiche) continua ad ammalarsi delle malattie che potrebbero essere causate dalla radiazioni. Se invece venisse individuato un sito ci sarebbero proteste dell'intero comune, provincia e forse regione. Ah proposito qualcuno ha sentito notizie dell'inquinamento da cloruro di vinile? a 7 anni dalla scoperta, a 4 dall'unica conferenza dei servizi pubblici non ci sono più state notizie (a meno che non sono stato disattento e nel caso chiedo scusa) e l'ordinanza di divieto di attingimento dell'acqua dai pozzi resta. Non ho trovato che sia stata ritirata. Lido di Latina mareggiata anche di agosto. Come potrebbe essere altrimenti cpon una classe dirigente che nonostante ilò covid, l'appello degli scienziati, i numerosi e devastanti eventi atmosferici estremi continua a pensare di cementificare, asfaltare, che non mette un freno al consumo del suolo che anzi continua ad approvare, sostenere e promuovere impianti inquinanti, che aumentano l'effetto serra, che producono energia che non ci serve visto che l'Italia ha una capacità produttiva pari a 3 volte il consumo medio e due volte quello massimo, con il 64% degli impianti finti rinnovabili (biogas, biomasse, biometano che bruciano rifiuti in fondo alla scala dei rifiuti) che secondo il presidente del GSE in audizione alla commissione contro le ecomafie sono irregolari?


L'immagine può contenere: il seguente testo "I atina Messaggero RADURE Recchina.pag.36 L'emergenza Covid, positivine della cluster Nucleare, al via la demolizione diventacitt Sabaudia Iniziata rimozione boiler: tra7 anni edificio abbassato metri delle Comune padremuore, imedici Agente si uccide impiccandosi nella sua sua casa Lido di Latina, mareggiata anche d'agosto Festival Pontino QuartettoCellacchi ellacchi"

martedì 4 agosto 2020

lo strano tabù della frazione organica tra i piani regionali per rifiuti ed energetici alla Pisana

molti emendamenti, in particolare di Gaia Pernarella (M5S) non sono stati accettati e quasi sempre vengono respinti o nemmeno discussi riguardano da una parte la difesa dei territori con la limitazione dei quantitativi nelle rispettive province (o ATO) e della questione della frazione organica. Addirittura qualcuno è arrivato ad affermare che nel piano regionale dei rifiuti non se ne può parlare. Sette anni fa un approfondimento di rainews 24, partendo dall’ex presidente Grasso (all'epoca presidente della direzione nazionale antimafia), agli assessori regionali di Lombardia ed Emilia Romagna, ad un sostituto procuratore lombardo, giungevano tutti, partendo da punti di vista e informazioni diverse, il pericolo che “attraverso pratiche definite ci possa essere lo smaltimento illecito anche di rifiuti speciali e nocivi” (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.com/search?q=rai+news+grasso+compost&max-results=20&by-date=true riportato anche di seguito).
Anche oggi Gaia Pernarella, durante la discussione in aula consiliare alla regione sul piano regionale dei rifiuti, ha incalzato l'assessore regionale (che continua ovviamente a non rispondere) se gli impianti di compostaggio, biogas, biometano rientrino o pure no nella normativa e nel controllo del territorio.
La stranezza che ha fatto rilevare la Pernarella è che per alcuni impianti (forse la maggioranza regionale fa differenza tra i vari impianti?) se ne parla e si approvano mozioni ed emendamenti. Quando invece si vuole proteggere il territorio dalla bulimia di impianti e di volumi (di conseguenza di impatto ambientale pesante) e di dare strumenti per la tutela questo non è ammesso. La schizofrenia sugli impianti e sulla finta tutela dei territori è stata evidenziata più volte sia dalla Pernarella che da Cacciatore. E' stato anche inutile far notare, per l'ennesima volta, che il recupero energetico (quindi biogas, biomasse e biometano) è al penultimo posto delle opzioni, quindi la soluzione peggiore dopo la discarica. Così come sono stati ricordati i terribili effetti nell'agricoltura degli scarichi del digestato e compost fuori specifica. Il muro della maggioranza non sente ragioni... si preparano altri disastri agricoli e ambientali?


Grasso parlando della situazione delle eco mafie di Legambiente parlava dei rischi che possono derivare dal compost da una cosa secondaria come il compost si può arrivare ad un disastro ambientale. “i rifiuti tossici e nocivi vengono celati anche nelle aziende agricole dove viene utilizzato il compost.. l’uso di tale sostanza agevola occultamento in seno alla stessa azienda agricola sostanze nocive. Come vigilare? Davide Corbella Procura Busto Arsizio “è necessaria una sinergia tra gli organi di controllo nazionale, le forze dell’ordine dello stato e quelli locali, le polizie locali, l’Arpa. I risultati migliori avvengono quando c’è sinergia tra professionalità investigative e professionalità tecniche. L’esempio che lei citava del compost è un esempio significativo che dimostra come anche attività di per sé nobili, come il compost se è ben fatto consente di riutilizzare rifiuti a fin di bene, per fertilizzare concimare i terreni qualora questo non avviene secondo norme della buona tecnica si rischia di avvelenare i terreni e i cibi di cui ci cibiamo e casi di questo tipo sono stati accertati anche nel nostro territorio. Sabrina Freda assessore ambiente emilia romagna sostanzialmente le attività della criminalità organizzata dei matrice criminale c’è quando l’amministrazione non riesce a controllare tutta la filiera tutto il processo e quando questa mancanza di controllo favorisce le aziende locali verso queste azioni criminali. Noi controlliamo la produzione dei fanghi e il terreno prima e dopo lo smaltimento.  Questo è quanto risulta da apposito documentario 

http://www.rainews24.it/it/video.php?id=27828.

dalla discussione in consiglio regionale del Lazio per approvazione del piano regionale dei rifiuti
Gaia Pernarella M5S "la questione di Colleferro specchietto delle allodole? è un bluff? porre mille domande a chi la questione dei rifiuti l'ha seguita. Dismissione di un inceneritore per produrre CSS e alimentare altri inceneritori? potremmo tornare ad altra impiantistica? sempre inceneritore... la dovete smettere di prendere in giro i cittadini" intanto con i soldi pubblici paghiamo discarica e altri siti per rifiuti.Una tecnologia senza riscontri tecnologici da nessuna parte. Ridimensianate le aspettative su quell'impianto che crea tanto imbarazzo

dopo l'inchiesta campi fumanti, con sequestri di impianti e terreni da Pontinia ad altre parti del Lazio, da parte della DDA di Roma, altri dubbi sulla qualità delle colture... non basta la premiazione con la spiga verde?
Gaia Pernarella: "non solo impianti autorizzati a produzione di compost, anche centri di stoccaggio, cercano di convincere agricoltori che il compost da loro prodotto è di qualità. Riteniamo non ci sia certezza e sicurezza e vorremmo che la regione si prenda la responsabilità, anche con analisi da parte di Arpa. Oggi non siamo assolutamente tranquilli della qualità del compost oggi destinato ai nostri campi.


Gaia Pernarella (M5S) e Cacciatore evidenziano le contraddizioni continue della maggioranza in regione Lazio con gli impianti che trattano l'umido entrano ed escono dal piano regionale dei rifiuti. Quando fa comodo a certi impianti, guarda caso biometano, biogas, biomasse è tutto ammesso e si finanziano... quando si vogliono limitare non se ne può parlare.. L'assessore regionale continua a non rispondere alle domande di Gaia Pernarella se gli impianti di compostaggio, biogas, biometano rientrino o pure no nella normativa e nel controllo del territorio

domenica 2 agosto 2020

“Osservatorio Vittime del Dovere” a Latina per la tutela dei lavoratori dal rischio amianto

nonostante alcune leggi e decreti legislativi o del presidente della repubblica in materia di tutela dei lavoratori, si assiste ad un peggioramento nella prevenzione degli infortuni e malattie sul lavoro a causa della crisi, dei prezzi sempre più bassi e della ridotta attenzione e sensibilità verso i diritti civili e sociali. L'attuale testo unico in materia di sicurezza del lavoro si applica, ovviamente, anche alle forze armate, pur con sensibili differenze rispetto ai lavoratori civili. Le cronache riportano un aumento delle malattie anche gravi nel settore delle forze armate dovuto a motivazioni varie per la particolarità dell'attività e qualche volta anche per la mancata prevenzione. Senza entrare nel merito di alcune missioni particolari ci sono tanti casi di "ordinari" posti di lavoro, anche assimilabili ai lavori civili, di malattie professionali per l'ambiente insalubre o per l'uso di sostanze pericolose non sempre con le dovute attenzioni e precauzioni. Nascono quindi proposte di legge, osservatori, associazioni, comitati che qualche volta sfociano in cause con richieste di risarcimento, specialmente quando mancano le tutele dovute. E' il caso dell“Osservatorio Vittime del Dovere”, le sue finalità la tutela della salute, in particolare del personale Civile e Militare delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza. Tra le cause di malattia più importanti l'amianto che, secondo l'Osservatorio, per i militari della Marina, ha provocato, fino al 2015, non meno di 570 mesoteliomi. L'osservatorio presieduto dall’Avv. Ezio Bonanni, è composto anche dal Dott. Arturo Cianciosi, medico legale, e uno dei massimi esperti nazionali sulle malattie asbesto correlate e nell’assistenza delle vittime del mesotelioma, e Nicola Panei, ex luogotenente dell’Aeronautica militare riconosciuto vittima del dovere. Ne fanno parte e sostengono l'osservatorio anche, Lorenzo Motta, arruolato giovanissimo con all’attivo diverse missioni estere, all’età di 24 anni è stato colpito da linfoma di Hodgkin e Antonio Dal Cin, ex appuntato della GdF dichiarato vittima del dovere per asbestosi pleurica da esposizione ad amianto, ma risarcito solo simbolicamente, per cui ci sono tutt’ora in corso diversi procedimenti. Ovviamente lo scopo principale è quello di evitare che altri lavoratori e militari debbano subire la stessa sorte o semplicemente essere esposti agli stessi rischi senza la dovuta prevenzione

Latina, Amianto: nasce l’Associazione di Promozione Sociale “Osservatorio Vittime del Dovere” 29 Lug 2020 342

tratto dall'articolo https://www.sciscianonotizie.it/latina-amianto-nasce-lassociazione-di-promozione-sociale-osservatorio-vittime-del-dovere/?fbclid=IwAR3Nf0UuQ4eLE4Wv7sl30hVFhIg8xantNLx5iBgck6fr1VOlGpXswnlrWSU

sabato 1 agosto 2020

La discarica di Borgo Montello, a Latina, in passato al centro di vicende giudiziarie e situata su terreni oggi sottoposti a confisca, presenta criticità significative che non possono più essere ignorate.

COMUNICATO STAMPA



 comunicato stampa

Roma, 31 luglio 2020 - La discarica di Borgo Montello, a Latina, in passato al centro di vicende giudiziarie e situata su terreni oggi sottoposti a confisca, presenta criticità significative che non possono più essere ignorate. A portarle alla luce è un’interrogazione depositata dall’On. Stefano Vignaroli, presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, con le firme dei deputati Massimo Baroni e Ilaria Fontana (M5S), in cui gli interroganti chiamano a rispondere i ministeri dell’Interno e dell’Ambiente.

Il sito è al centro di due progetti di ampliamento (uno tramite la sopraelevazione di un lotto esistente e l’altro attraverso la futura realizzazione di un nuovo lotto), mentre al primo posto dovrebbe essere messa la bonifica del sitodi Borgo Montello. Questa attività però oggi è esclusa in maniera indebita da una clausola del contratto di locazione dei terreni.

A seguito della confisca dell’area su cui sorge il sito, di proprietà della Capitolina Srl, infatti, l’amministrazione dei beni è passata di diritto all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. È stata proprio quest’ultima ad autorizzare la Capitolina Srl ad affittare, con contratto del 9 novembre 2018, l’area alla Ecoambiente Srl, società che già dal 1998 gestiva il sito. Nel contratto si annida però una grave anomalia: una clausola che non consente lo svolgimento di attività di bonifica dei terreni, in aperta violazione sia dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) della discarica e dei provvedimenti di bonifica del Comune di Latina, sia del Testo unico ambientale, che anzi sancisce l’obbligo di bonifica per il gestore di un impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti.

A questo aspetto si aggiungono altre criticità ambientali. Ad oggi, infatti, mentre si procede con l’ampliamento della discarica, sono stati riscontrati sia il mancato completamento delle operazioni di bonifica ed il capping del lotto S0, sia gravi rischi per l’ambiente e la salubrità considerata anche la vicinanza di case sparse e aziende agricole.



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Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati
Veronica Ulivieri
ufficio stampa
06 67603329
328 6314369

Borgo Pasubio: il piromane si prepara per dare fuoco il sabato pomeriggio, creando fumo e diossina? oltre ovviamente a mettere in pericolo la circolazione. Come si vede sotto il cumulo c'è la cenere che testimonia il rogo recente. Si tratta di un'area della regione Lazio dove, da anni, si verificano i soliti roghi a volte non solo vegetali ma anche altri materiali. L'aspetto strano è che dopo che una ditta (evidentemente incaricata da uno degli enti o amministrazioni pubbliche) ha pulito l'argine del fossato abbia lasciato, pronto al rogo, il mucchio di vegetali. Oppure è qualche simpaticone che ce li ha portati? la stranezza è che gli episodi da anni si ripetono di giorno e nessuno previene. Come mai?

https://pontiniaecologia.blogspo

t.com/2020/08/borgo-pasubio-il-piromane-si-prepara.html